Verifica Green Pass: manuale di buone maniere

Caro imprenditore, 

se anche tu con la nuova normativa Covid-19 sulle modalità di gestione degli ingressi nella tua azienda ti senti in una giungla…non ti preoccupare, perché sei in buona compagnia! Parrebbe infatti che per le povere aziende uno degli effetti collaterali del virus e della “nuova normalità” sia convivere con un certo grado di incertezza e di confusione anche sul come stare al passo tra nuove norme, prassi, decreti, e compagnia cantante. 

Ma se anche qualcuno dei pochi eletti fosse riuscito a districarsi nei meandri dei cavilli e delle eccezioni, tutt’altro conto è capire come affrontare nella vita di tutti i giorni i nuovi obblighi senza violare non solo le norme giuridiche ma talvolta anche quelle di cavalleria, particolarmente care agli italiani, che non vedono ad esempio di buon occhio il dover informarsi sull’età di una donna. 

Se sei arrivato fin qui probabilmente hai anche tu questi dubbi; ebbene non c’è da disperare, te la semplifichiamo noi.

Ci sono 3 categorie di soggetti che fanno ingresso nelle sedi lavorative e per i quali è necessario controllare la validità del Green Pass (salvo eventuali esenzioni documentate): collaboratori stabili, consulenti o fornitori saltuari, clienti. 

Vediamo insieme quali sono i due scenari: 

Per gli Under 50 è sufficiente verificare la validità del Green Pass Base, ottenibile sia attraverso la vaccinazione che con un tampone effettuato in farmacia;

Per gli Over 50 è obbligatorio invece il Green Pass Rafforzato (o Super), rilasciato esclusivamente a seguito di vaccinazione (ciclo primario e dose booster) o avvenuta guarigione da meno di 6 mesi.

La verifica come sappiamo è digitale, attraverso l’apposita applicazione (VerificaC19) che, di volta in volta, dovrà essere impostata ai fini di verifica del Green Pass base o del Green Pass rafforzato.

Ma come possiamo verificare senza ledere i diritti privacy di chi abbiamo all’ingresso? Andiamo a naso? Cerchiamo di intravedere se ci sono i primi capelli bianchi? Andiamo alla ricerca delle rughette di espressione?    

Niente di tutto questo: e molto più semplice! Al momento della verifica all’ingresso basterà leggere la data di nascita posta sotto il QR code e a quel punto configurare la propria applicazione a seconda che occorra il green pass base o quello rafforzato.   Nel caso in cui invece l’interessato mostri solo il QR code, si può procedere in sequenza alla verifica del green pass base, da cui si rileva tra l’altro l’età, ed eventualmente a quella del green pass rafforzato. 

Con questa modalità sia la norma che il galateo saranno salvi, in attesa che la prossima supercazzola normativa ci ponga davanti a nuove mirabolanti sfide, che affronteremo insieme nelle prossime puntate.     

Dott.ssa Silvia Gorlani
Legale in-house specializzata in Privacy
Stefania Fanari
CEO @HR-Executive